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Consulta comunale per le Parità

e le Pari Opportunità (PPO)

 

Finalità della Consulta PPO

In attuazione del principio di parità sancito dagli artt. 3, 37, 51 della Costituzione italiana e dal Codice delle Pari Opportunità tra uomo e donna (D.lgs. 198/2006) ed in conformità con quanto stabilito dallo Statuto comunale è istituita presso il Comune di Rignano Flaminio la Consulta per le Parità e le Pari Opportunità.

La Consulta è organo permanente, con funzione propositiva e consultiva del Consiglio e della Giunta comunale in merito alle questioni che direttamente o indirettamente riguardano le politiche di parità e di pari opportunità.
Ha il compito di favorire la conoscenza della normativa e delle politiche di genere, di dare espressione al gender gap attraverso funzioni di sostegno, consultazione, progettazione e proposta nei confronti del Consiglio e della Giunta comunale.

Compiti e competenze della Consulta PPO

La Consulta, per il perseguimento delle sue finalità ed in relazione all'attività degli organismi regionali, nazionali e comunitari che si occupano di parità e di pari opportunità:

  • promuove indagini e ricerche sui percorsi dell'attività femminile e sulla condizione delle donne nel territorio comunale;
  • opera per favorire l'accesso delle donne al mercato del lavoro e per incrementare le opportunità di formazione e di progressione professionale delle donne stesse, in ottemperanza alle normative regionali, nazionali e comunitarie;
  • sviluppa e promuove interventi nel mondo della scuola, in collaborazione con le istituzioni proposte, per rafforzare la soggettività femminile docente, per educare le nuove generazioni al riconoscimento e alla valorizzazione della differenza in genere, eliminando gli stereotipi sessisti nella comunicazione scritta, orale e massmediale;
  • attraverso gli Uffici del Comune, promuove iniziative che favoriscono la visibilità della cultura delle donne sia nel campo del sapere (storia, sociologia, filosofia, psicologia, pedagogia, medicina, economia, ecc.) sia del "saper fare" (professioni tradizionali e non tradizionali: imprenditoria, cinema, teatro, giornalismo, arte, scrittura, ecc.);
  • attraverso gli Uffici del Comune, attua iniziative dirette a promuovere condizioni familiari di piena corresponsabilità della coppia che consenta alla donna di rendere compatibile l’esperienza familiare con l’impegno pubblico, sociale, professionale;  
  • favorisce la costituzione di reti di relazione con l’associazionismo femminile a livello nazionale, ma anche a livello comunitario ed extracomunitario per rendere operante il diritto alla diversità nella comunanza di genere e per promuovere scambi di esperienze, di elaborazioni e di proposte;
  • attua interventi tesi a creare memoria storica dei progetti realizzati nel corso della legislatura, anche per garantire una continuità dei progetti in corso.
 

La Consulta per il perseguimento delle sue finalità ed in relazione all’attività dell’Amministrazione comunale:

  • può chiedere al Consiglio ed alla Giunta comunale il riesame di un atto deliberativo se ritenuto in contrasto con i principi di parità e pari opportunità. Gli organi in questione forniscono risposta, attraverso il Sindaco e il Presidente del Consiglio o un membro delegato, entro un termine di 30 giorni, sull’ammissibilità della richiesta;
  • promuove e sostiene la presenza delle donne nelle nomine e negli incarichi di competenza comunale;
  • valuta lo stato di attuazione nel Comune delle leggi statali e regionali sulle politiche di genere;
  • formula proposte di comportamento per definire regole di condotta conformi alla parità e opera affinché gli strumenti di comunicazione sociali superino atteggiamenti stereotipati e comportamenti discriminatori nei confronti dell’immagine della donna;
  • opera per la rimozione di ogni forma di discriminazione con particolare attenzione al mondo del lavoro.
 

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Ultima Modifica: 29/09/2016