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Regolamento della Consulta per le Parità e le Pari Opportunità

 
 
  1. Art. 1 - Istituzione e finalità
  2. Art. 2 - Principi organizzativi
  3. Art. 3 - Competenze
  4. Art. 4 - Organi della Consulta
  5. Art. 5 - Composizione, nomina dell'Assemblea
  6. Art. 6 - Funzionamento dell'Assemblea
  7. Art. 7 - Nomina e attribuzione della Presidente
  8. Art. 8 - Compiti della Presidente
  9. Art. 9 - Composizione e compiti del Consiglio direttivo
  10. Art. 10 - Compiti del segretario
  11. Art. 11 - Strutture operative
  12. Art. 12 - Regolamentazione interna
  13. Art. 13 - Oneri finanziari
  14. Art. 14 - Successive modifiche
  15. Art. 15 - Norme di rinvio

Art. 1 - Istituzione e finalità

  1. In attuazione del principio di parità sancito dagli artt. 3, 37, 51 della Costituzione Italiana e dal Codice delle Pari Opportunità tra uomo e donna (D.lgs. 198/2006) ed in conformità con quanto stabilito dallo Statuto Comunale è istituita presso il Comune di Rignano Flaminio la Consulta per le Parità e le Pari Opportunità.
  2. La Consulta è organo permanente, con funzione propositiva e consultiva del Consiglio e della Giunta in merito alle questioni che direttamente o indirettamente riguardano le politiche di parità e di pari opportunità.
  3. La Consulta per le Parità e le Pari Opportunità ha il compito di favorire la conoscenza della normativa e delle politiche di genere, di dare espressione al gender gap attraverso funzioni di sostegno, consultazione, progettazione e proposta nei confronti del Consiglio e della Giunta Comunale.

Art. 2 - Principi organizzativi

  1. La Consulta esercita le sue funzioni in piena autonomia operando anche in raccordo con amministratori e consiglieri/e comunali, promuovendo rapporti di collaborazione con gli organismi preposti alla realizzazione della parità e delle pari opportunità a livello comunale, provinciale, regionale, nazionale e comunitario.
  2. La Consulta, per l'espletamento delle sue funzioni, si avvale della collaborazione di Enti pubblici e privati, di Associazioni femminili, Associazioni sindacali, imprenditoriali e di categoria, nonché di tutti gli organismi interessati ed esperti della condizione femminile.

Art. 3 - Competenze

  1. La Consulta, per il perseguimento delle sue finalità ed in relazione all'attività degli organismi regionali, nazionali e comunitari che si occupano di parità e di pari opportunità:
    1. promuove indagini e ricerche sui percorsi dell'attività femminile e sulla condizione delle donne nel territorio comunale;
    2. opera per favorire l'accesso delle donne al mercato del lavoro e per incrementare le opportunità di formazione e di progressione professionale delle donne stesse, in ottemperanza alle normative regionali, nazionali e comunitarie;
    3. sviluppa e promuove interventi nel mondo della scuola, in collaborazione con le istituzioni preposte, per rafforzare la soggettività femminile docente, per educare le nuove generazioni al riconoscimento e alla valorizzazione della differenza di genere, eliminando gli stereotipi sessisti nella comunicazione scritta, orale e massmediale;
    4. attraverso gli Uffici del Comune promuove iniziative che favoriscono la visibilità della cultura delle donne sia nel campo del sapere (storia, sociologia, filosofia, psicologia, pedagogia, medicina, economia, ecc.) sia del "saper fare" (professioni tradizionali e non tradizionali: imprenditoria, cinema, teatro, giornalismo, arte, scrittura, ecc.);
    5. attraverso gli Uffici del Comune attua iniziative dirette a promuovere condizioni familiari di piena corresponsabilità della coppia che consenta alla donna di rendere compatibile l’esperienza familiare con l’impegno pubblico, sociale, professionale;  
    6. favorisce la costituzione di reti di relazione con l’associazionismo femminile a livello nazionale, ma anche a livello comunitario ed extracomunitario per rendere operante il diritto alla diversità nella comunanza di genere e per promuovere scambi di esperienze, di elaborazioni e di proposte;
    7. attua interventi tesi a creare memoria storica dei progetti realizzati nel corso della legislatura, anche per garantire una continuità dei progetti in corso;
  2. La Consulta per il perseguimento delle sue finalità ed in relazione all’attività dell’Amministrazione comunale:
    1. può chiedere al Consiglio ed alla Giunta comunale il riesame di un atto deliberativo se ritenuto in contrasto con i principi di parità e pari opportunità. Gli organi in questione forniscono risposta, attraverso la/il Sindaca/o e La Presidente del Consiglio o da un membro delegato, entro un termine di 30 giorni, sull’ammissibilità della richiesta;
    2. promuove e sostiene la presenza delle donne nelle nomine e negli incarichi di competenza comunale;
    3. valuta lo stato di attuazione nel Comune delle Leggi statali e regionali sulle politiche di genere;
    4. formula proposte di comportamento per definire regole di condotta conformi alla parità e opera affinché gli strumenti di comunicazione sociali superino atteggiamenti stereotipati e comportamenti discriminatori nei confronti dell’immagine della donna;
    5. opera per la rimozione di ogni forma di discriminazione con particolare attenzione al mondo del lavoro;
  3. La Consulta al fine di ottemperare ai principi del D.lgs 267/2000, della Legge 241/1990 e successive modificazioni, nonché dello Statuto del Comune di Rignano Flaminio nei limiti previsti dalle disponibilità finanziarie:
    1. può provvedere al reperimento, acquisto, conservazione e diffusione di ogni tipo di materiale sulla cultura di genere e sulla condizione femminile, organizzando iniziative in tal senso al fine di favorire la più ampia conoscenza verso le cittadine e i cittadini;
    2. allo scopo di una migliore utilizzazione di tali fondi, istituisce un archivio documentario. Il prestito dei libri e la consultazione dei documenti relativi avverrà tramite lo scaffale delle pari opportunità che verrà istituito presso la Biblioteca comunale;
    3. favorisce la conoscenza della normativa e delle politiche riguardanti le donne, nonché dei risultati di indagini e ricerche, assumendo iniziative di informazione rivolte alle istituzioni e al mondo del lavoro nel suo complesso;
    4. provvede su richiesta scritta a rendere visibile ogni atto programmatorio e/o deliberativo prodotto dalla Consulta stessa all’interno delle proprie competenza;
    5. tutte le attività e gli atti prodotti dalla Consulta saranno pubblicizzati sul sito del Comune di Rignano Flaminio;
  4. La Consulta predispone una relazione annuale sull’attività svolta e un documento programmatico per l’anno successivo contenente la previsione di spesa per la sua attuazione; essi vengono trasmessi entro il 30 ottobre di ogni anno, per il tramite del responsabile competente che ne verifica la compatibilità con la disponibilità finanziaria, nel rispetto della razionalità, economicità e uniformità della spesa, alla Sindaca/o, al Presidente del Consiglio.
  5. La Consulta si pone come punto di riferimento e di confronto con i soggetti pubblici e con soggetti privati quali, in particolare, le Associazioni e i Gruppi, organizzati e non, delle donne, svolgendo attività di:
    1. informazione e consulenza in materia di pari opportunità e cultura di genere;
    2. informazione di iniziative culturali.

Art. 4 - Organi della Consulta

Sono organi della Consulta:
1. l’Assemblea;
2. il Presidente;
3. il Consiglio direttivo;
4. un Segretario.

Art. 5 - Composizione, nomina dell'Assemblea

  1. All’Assemblea possono far parte donne e uomini che risiedono nel Comune di Rignano Flaminio o che, anche non residenti, vi svolgono attività lavorativa o hanno ivi stabilito la sede dei loro affari ed interessi, ed intendono impegnarsi per le finalità di cui al precedente art. 3.
  2. La composizione dell’Assemblea è paritetica nel rispetto delle rappresentanze.
  3. Dell’Assemblea fanno parte di diritto l'Assessore o il/la Consigliere/a con delega alle Pari Opportunità, le componenti della Giunta comunale e le elette al Consiglio Comunale sia di maggioranza che di minoranza che ne facciano richiesta di partecipazione.
  4. Oltre alle consigliere di diritto, di cui al comma precedente, l’Assemblea è composta da membri in rappresentanza di: Associazioni culturali, ricreative, ambientali e da Associazioni e movimenti femminili presenti ed operanti nel territorio di Rignano Flaminio; dalle Organizzazioni politiche; dalle Organizzazioni sindacali; dalle Organizzazioni imprenditoriali e cooperative; dall’Università; dai Consultori della ASL; dagli Albi professionali; da Enti culturali e da singole persone che ne facciano motivata richiesta.
  5. L’Assessore o il/la Consigliere/a alle Pari Opportunità provvede a dare pubblicità all’istituzione della Consulta attraverso bando, mediante il quale si invitano i soggetti individuati al comma precedente a presentare proposte di candidature, per la parte elettiva della Consulta, entro un termine di 30 giorni.
  6. Pre-requisito essenziale per accedere alla graduatoria è la vocazione primaria nei confronti della Parità e delle Pari Opportunità.
  7. La proposta di candidatura deve essere presentata presso l’Ufficio URP del Comune di Rignano Flaminio, scegliendo tra una delle seguenti modalità: consegna cartacea o tramite e-mail.
  8. La Presidente della Consulta o un suo delegato presenterà l’elenco dei componenti dell’Assemblea al primo Consiglio comunale utile.
  9. Il Consiglio comunale procede alla nomina dei componenti dell’Assemblea. La nomina avviene mediante votazione palese.

Art. 6 - Funzionamento dell'Assemblea

  1. L’Assemblea resta in carica per la durata del Consiglio comunale che l’ha eletta ed esercita le sue funzioni fino all’elezione della nuova Consulta che deve avvenire entro 90 giorni dall’insediamento del Consiglio comunale.
  2. L’Assemblea si riunisce almeno una volta ogni tre mesi, ed è convocata dalla Presidente con il recapito dell’ordine del giorno, al domicilio dei suoi componenti e/o attraverso la posta elettronica, altri mezzi di comunicazione definiti dal Consiglio Direttivo, almeno cinque giorni prima della data delle riunioni; nei casi di urgenza almeno 24 ore prima. Delle convocazioni è sempre data comunicazione alla Sindaca/o.
  3. La Presidente è tenuto a convocare l’Assemblea, in un termine non superiore a dieci giorni, quando lo richiedono un terzo dei componenti, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste.
  4. Le decisioni della Assemblea sono assunte a voto palese, salvo che sulle questioni riguardanti fatti e apprezzamenti personali o argomenti per i quali la Consulta decida di procedere al voto segreto su proposta di almeno 1/5 dei componenti.
  5. Per la validità delle sedute dell’Assemblea è necessaria, in prima convocazione, la presenza della maggioranza assoluta dei componenti, mentre in seconda convocazione le sedute sono valide con la presenza di 1/5 dei componenti.
  6. Il membro dell’Assemblea che risulti assente non giustificato per tre riunioni consecutive o si dichiari volontariamente dimissionario, è dichiarato decaduto e viene sostituito con medesima procedura di cui all'art. 6.5. Alla prima Assemblea utile della Consulta verrà data comunicazione del membro decaduto/dimissionario, dando atto a verbale, con inoltro di comunicazione scritta all’interessato e alla Sindaca/o.
  7. La Presidente della Consulta, tramite avviso pubblico, riaprirà annualmente i termini per la presentazione delle autocandidature.
  8. Delle sedute dell’Assemblea viene redatto un verbale dal segretaria/o. I componenti che vogliono far risultare a verbale le loro dichiarazioni testuali, le dettano o ne forniscono il testo scritto, durante la seduta.
  9. L’Assemblea elabora, entro 3 mesi dall’insediamento, un programma annuale, che dovrà essere preventivamente sottoposto alla Giunta Comunale e presenta, almeno una volta l’anno, una dettagliata relazione sulla attività della Consulta che sarà portata dalla Sindaca/o o sua/o delegato alla conoscenza del Consiglio Comunale. La data di presentazione del primo programma sarà vincolante per la data di presentazione dei programmi negli anni successivi.
  10. Il verbale di ogni seduta resta agli atti raccolto in apposito registro. È firmato dalla Presidente e dal segretaria/o. Tale verbale è sottoposto all’approvazione dell’Assemblea alla fine di ogni riunione.
  11. L’Assemblea può determinare l'articolazione delle sue attività per gruppi di lavoro, le cui proposte devono essere approvato dalla Presidente. Ai gruppi di lavoro possono essere invitati a partecipare, a titolo consultivo e su designazione della Presidente, anche rappresentanti esterni alla Consulta e al Consiglio Comunale.

Art. 7 - Nomina e attribuzione della Presidente

  1. L'Assessore o il/la Consigliere/a con delega alle Pari Opportunità, è nominata/o Presidente della Consulta.
  2. La Presidente ha la rappresentanza anche legale della Consulta.
  3. La Presidente ha funzioni di rappresentanza della Consulta, in particolare nelle sedute del Consiglio Comunale ed in quelle della Giunta, ove invitata.
  4. Spetta alla Presidente, tramite lettera ufficiale indirizzata al Sindaco, richiedere il supporto dell’Amministrazione Comunale per la partecipazione e/o pubblicazione di bandi pubblici o altre forme di finanziamento.
  5. La Presidente convoca, stabilisce l'Ordine del Giorno dell'Assemblea e del Consiglio Direttivo e ne coordina tutte le attività.
  6. La Presidente affida compiti od incarichi temporanei ai singoli componenti della Consulta in relazione alle singole competenze degli stessi.
  7. La Presidente può delegare le proprie funzioni per un periodo determinato ad un membro del Consiglio Direttivo, scelto dalla stessa Presidente.
  8. La Presidente rimane in carica fino alla scadenza del mandato o revoca della delega.

Art. 8 - Compiti della Presidente

  1. Decide le linee guida degli argomenti da proporre all’ordine del giorno, considerando anche i suggerimenti che gli vengono dagli altri membri della Consulta.
  2. Cura e controlla che le attività della Consulta siano dirette al progressivo raggiungimento dei fini istituzionali di cui all’Art. 1.
  3. Da piena attuazione alle attività deliberate dalla Consulta.
  4. Assicura i rapporti con gli amministratori e dirigenti del Comune, della Provincia, della Regione, con Enti, Associazioni ed Organizzazioni esterne.
  5. Accoglie le istanze della cittadinanza da riportare successivamente alla Consulta comunale per le Parità e le Pari Opportunità.
  6. Predispone il documento programmatico da discutere in sede di Consulta e da trasmettere entro i termini stabiliti alla Sindaca/o del Comune di Rignano Flaminio e al Giunta Comunale.

Art. 9 - Composizione e compiti del Consiglio direttivo

  1. Il Consiglio Direttivo della Consulta è composto da almeno 8 componenti elettivi e dai membri di diritto.
  2. Del Consiglio Direttivo fanno parte di diritto l'Assessore/a o il/la Consigliere/a con delega alle Pari Opportunità, le componenti della Giunta comunale e le elette al Consiglio Comunale sia di maggioranza che di minoranza che ne facciano richiesta di partecipazione.
  3. I componenti del Consiglio Direttivo, vengono nominati dall'Assemblea, su proposta del Sindaca/o sulla base dei curricula presentati, tra le persone in possesso di competenza ed esperienza relativamente alla differenza di genere e pari opportunità e/o nei seguenti campi del sapere ed ambiti di intervento riconducibili alle funzioni ed ai compiti della Consulta:
    1. Giuridico;
    2. Economico;
    3. Territoriale – Ambientale;
    4. Sociale – Sanitario;
    5. Culturale
    6. Sportivo;
    7. Giovanile;
    8. della Comunicazione.
  4. È preferibile che ciascuno dei predetti campi del sapere ed ambiti di intervento sia rappresentato all’interno del Consiglio Direttivo.
  5. Il membro del Consiglio Direttivo che risulti assente non giustificato per tre riunioni consecutive o si dichiari volontariamente dimissionario, è dichiarato decaduto. Alla prima assemblea utile della Consulta verrà data comunicazione del membro decaduto/dimissionario, dando atto a verbale, con inoltro di comunicazione scritta all’interessato e sostituito con medesima procedura.
  6. La Presidente della Consulta, tramite avviso pubblico, riaprirà i termini per la presentazione delle autocandidature.  
  7. L’esecutivo resta in carica per la durata del Consiglio comunale che l’ha eletta ed esercita le sue funzioni fino all’elezione della nuova Consulta che deve avvenire entro 90 giorni dall’insediamento del Consiglio comunale.
  8. L’esecutivo è legalmente costituito con la presenza della metà più uno dei membri assegnati, e delibera a maggioranza dei presenti più uno aventi diritto di voto.
  9. Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno una volta ogni tre mesi, ed è convocata dalla Presidente con il recapito dell’ordine del giorno, al domicilio dei suoi componenti e/o attraverso la posta elettronica, altri mezzi di comunicazione definiti dal Consiglio Direttivo, almeno cinque giorni prima della data delle riunioni; nei casi di urgenza almeno 24 ore prima. Delle convocazioni è sempre data comunicazione alla Sindaca/o. Il Consiglio Direttivo può essere convocato dalla Presidente su richiesta di un terzo dei suoi membri.

Art. 10 - Compiti del segretario

  1. È di supporto a tutte le attività del Presidente.
  2. È eletto dall' Assemblea su proposta del Presidente della Consulta.
  3. Convoca le riunioni su richiesta del Presidente.
  4. Gestisce la nota spese di tutte le attività della Consulta (ha anche funzione di Segretario Amministrativo), con approvazione del Presidente.

Art. 11 - Strutture operative

La Consulta ha sede presso la sede comunale e, per l’espletamento delle sue funzioni, si avvale di personale comunale messo a disposizione dal Comune stesso.

Art. 12 - Regolamentazione interna

Il presente Regolamento può essere modificato con deliberazione del Consiglio comunale, il quale deve pronunciarsi obbligatoriamente, in caso di proposta di modifica approvata dall’Assemblea, a maggioranza assoluta dei suoi componenti.

Art. 13 - Oneri finanziari

L’attività della Consulta è svolta a titolo volontario e gratuito.
All’onere derivante dal funzionamento della Consulta comunale per le Parità e le Pari Opportunità, l’Amministrazione comunale provvede mediante apposito stanziamento iscritto tra le spese di Bilancio di competenza comunale.
Il Consiglio Direttivo programma le risorse finanziarie derivanti dalla partecipazione e/o pubblicazione di bandi pubblici o altre forme di finanziamento, attraverso l'approvazione dei 2/3 dei suoi membri.

Art. 14 - Successive modifiche

  1. La Consulta si dà delle regole interne con le quali disciplina il funzionamento dei suoi organi.
  2. Il regolamento può essere modificato con votazione finale da parte della maggioranza assoluta dell'Assemblea.

Art. 15 - Norme di rinvio

Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si fa rinvio alle norme di legge ed ai principi generali dell’ordinamento giuridico italiano.

 
 
Ultima Modifica: 27/09/2016